Cronaca

Il calcio del cuore: nel dopo partita della Virtus, una fiaccolata contro la violenza

Sarà all’insegna della solidarietà, della comunione e della fratellanza elementi fondanti di ogni forma di sport che domani, per l’incontro calcistico Virtus Cilento – Honveed Coperchia, sugli spalti del nuovo campo del Bivio di Acquavella, apparirà un lungo striscione che dirà No al Bullismo.

L’iniziativa, promossa dal presidente onorario della Virtus Cilento, Stefania Morinelli, da sempre impegnata nella realizzazione di iniziative sociali, proprio perché il calcio deve essere un primo momento di aggregazione e condivisione di valori tra i più giovani, intende proprio essere un monito per i ragazzi che spesso, pure per sciocchi motivi, possono perdere la bussola dei veri rifermenti sociali. Non un modo, dunque, solo per condannare quanto è accaduto all’istituto Ancel Keys di Vallo Scalo, un fatto che comunque ha colpito non solo la famiglia della ragazzina bullizzata, ma anche quelle dei due protagonisti dell’azione a suo danno, ma proprio per ribadire che la società e tutti gli attori istituzionali, le associazioni, sono vicine e pronte a prevenire episodi comunque di violenza, spesso campanelli di allarme su quanto evidentemente continui a mancare.

Lo striscione in campo, con i colori della Virtus Cilento, sarà lo stendardo al quale si uniranno pure quelli di altre squadre locali, che a partire dalle 18 apriranno un corteo di fiaccole che dal campo proseguirà a piedi fino alla parrocchia del Bivio di Acquavella, dove sarà celebrata la messa alle ore 19. All’iniziativa, fortemente voluta dal presidente onorario della Virtus Cilento, Stefania Morinelli, parteciperanno in divisa l’Asd Folgore e i rappresentanti del gruppo Beni Demaniali di Acquavella, i ragazzi dell’Oratorio San Giuseppe, i sindaci dei comuni di Casal Velino, Omignano, Cannalonga, Stella Cilento e Salento. Gli under 15 ed i Iuniores delle squadre, avanzeranno con propri striscioni e raccoglieranno nel corteo chiunque volesse dare un segnale forte non solo per dire no alla violenza, ma soprattutto per dire sì ad un maggiore impegno di tutti per costruire una società migliore, anche attraverso lo sport.

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